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Mobilità sostenibile: significato, riforme e prospettive 2022

Mobilità sostenibile - A2A

Il Ministero delle Infrastrutture ha pubblicato i risultati del 2021 e le prospettive per il 2022 relative alla mobilità sostenibile

Nel 2022 sta proseguendo l’attività riformatrice del Ministero delle infrastrutture in tema di mobilità sostenibile, che riguarderà, porti ferrovie, TPL e autotrasporto.

Cos’è la mobilità sostenibile?

Prima di passare in rassegna i provvedimenti messi in campo dal Governo italiano in tema di Smart Mobility, partiamo dal significato di “mobilità sostenibile”.

Per mobilità sostenibile si intende una tipologia di spostamento e di trasporto responsabile, ovvero che genera un basso impatto ambientale. Le soluzioni di mobilità sostenibile apportano benefici non solo di natura ambientale ma anche sociale ed economica.

Mobilità sostenibile: le riforme 2021 e 2022

Nel corso del 2021 il governo ha varato una serie di riforme riguardanti il settore della mobilità sostenibile.

Un primo aspetto degno di nota è il cambio del nome del MIT, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS). L'introduzione del concetto di “mobilità sostenibile”, già nel nome del ministero, è certamente segno di un’attenzione politica sul tema.

Nel corso del 2021 molto si è fatto per accompagnare il Paese lungo quel percorso di transizione ecologica, di cui si parla sempre più spesso, e che vede nella mobilità sostenibili uno dei principali settori di intervento.

Le scelte riguardanti gli investimenti in infrastrutture e sistemi di mobilità effettuate dal Ministero sono andate di pari passo con riforme destinate a renderli più semplici in termini procedurali e più sostenibili sul piano ambientale e sociale.

Anche il 2022 ha in corso importanti riforme, alcune delle quali previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

I principali interventi normativi, varati nel 2021, hanno riguardato diverse aree.

Potenziamento delle infrastrutture ferroviarie

L’ingente investimento nelle infrastrutture ferroviarie, circa 121 miliardi di euro sull’arco temporale 2021-2036, finanziato grazie ai fondi del PNRR, del Piano Nazionale Complementare PNC e ai fondi nazionali sarà decisivo per aumentare le interconnessioni tra le aree del Paese e consentire un forte spostamento del trasporto passeggeri e merci dalla gomma al ferro, nell’ottica della riduzione dell’impatto ambientale della mobilità.

Per rendere più efficiente e rapido il processo di programmazione e di finanziamento degli interventi sono stati semplificati alcuni passaggi burocratici.

Tali semplificazioni stanno dando i primi frutti, infatti, il 27 gennaio 2022 Rete Ferroviaria Italiana ha concluso, nei tempi e nelle modalità previste, tutti i progetti di fattibilità tecnico-economica finanziati dal PNRR. Tali progetti riguardano le seguenti tratte ferroviarie:

  • Palermo-Catania-Messina;
  • Verona – Brennero;
  • Salerno-Reggio Calabria;
  • Battipaglia-Potenza-Taranto;
  • Roma-Pescara;
  • Orte-Falconara.

Altri interventi riguardano la linea AV/AC Salerno-Reggio Calabria che sono stati finanziati con fondi del PNC.

Sviluppo delle infrastrutture stradali e autostradali

Gli interventi di riforma riguardanti le infrastrutture stradali sono stati mirati in primo luogo ad assicurare la manutenzione sistematica delle infrastrutture esistenti.

Si è poi intervenuti con norme finalizzate a introdurre nel sistema autostradale strumenti tecnologici per le smart roads.

In questo ambito, ANAS ha avviato il progetto Anas Smart Road, che prevede lo sviluppo della Smart Mobility, propedeutica ai futuri scenari di guida autonoma dei veicoli.

La prima esperienza italiana si è svolta nel bellunese per i Mondiali di Sci, Cortina 2021. La statale 51 “Alemagna” è stata dotata di un’infrastruttura tecnologica Smart Road, che permette di fruire di una piattaforma integrata per la gestione della mobilità che garantisce una maggior qualità degli spostamenti nella Valle.

Nel suo insieme, il piano Smart Mobility Anas vuole realizzare una mobilità ad alto contenuto tecnologico e a basso impatto ambientale; infatti, la Smart Road di Anas ospiterà le Green Island Anas, aree dislocate lungo le Smart Road in cui verrà distribuita energia pulita per alimentare tutti gli apparati della Smart Road. Nelle Green Island, inoltre, saranno installati sistemi di ricarica per la mobilità elettrica.

Proprio sull’installazione di punti di ricarica per i veicoli elettrici lungo le autostrade, il Ministero punta anche a un'accelerazione da parte dei concessionari autostradali.

Sviluppo del sistema della portualità e della logistica integrata 

Anche il settore portuale è oggetto di ingenti investimenti europei e nazionali, circa 5,9 miliardi di euro nell’arco temporale 2021-2036. Nell’ottica della sostenibilità ambientale è prevista, entro giugno del 2022, la semplificazione dei processi autorizzativi per la realizzazione di infrastrutture per la fornitura di energia elettrica alle navi ormeggiate, il cosiddetto Cold Ironing. Grazie a questa tecnologia sarà possibile ridurre le emissioni di CO2 del settore marittimo e realizzare gli investimenti di circa 700 milioni di euro previsti dal PNRR.

Sono inoltre stati previsti incentivi per cento milioni di euro, per il settore dell’autotrasporto, finalizzati all’acquisto di mezzi meno inquinanti.

Trasporto pubblico locale e mobilità sostenibile

Per il settore del trasporto pubblico locale sono stati previsti finanziamenti per un totale di 32 miliardi di euro nell’arco temporale 2021-2036, che saranno accompagnati da una riforma del sistema.

È stata definita una roadmap per la progressiva eliminazione dei veicoli più inquinanti, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3, prevedendo incentivi pubblici per l’acquisto di nuovi autobus a basso impatto ambientale.

Inoltre, con la Legge di Bilancio 2022 è stato creato un fondo ad hoc per lo sviluppo della mobilità sostenibile e la decarbonizzazione del sistema dei trasporti.

È stata chiarita e rafforzata la funzione dei mobility manager delle imprese e delle pubbliche amministrazioni dei Comuni con oltre 50.000 abitanti. Grazie alla redazione di piani per l’organizzazione degli spostamenti dei dipendenti, il mobility manager ha lo scopo di rendere più flessibili gli orari di ingresso e uscita dal posto di lavoro, per alleggerire la pressione sulla viabilità e sul TPL.

Modifiche al Codice della strada 

Con l’entrata in vigore del D.L. 121/2021 i sindaci possono disporre parcheggi riservati ai veicoli elettrici.

Inoltre sono state introdotte le nuove regole del 2022 per i monopattini elettrici con l’obiettivo di aumentarne la sicurezza e favorirne il corretto uso. Tra i provvedimenti introdotti vi sono la riduzione del limite di velocità da 25 a 20 Km/h e la confisca del mezzo per chi circola con un monopattino manomesso; il divieto di circolare e parcheggiare sui marciapiedi al di fuori delle aree individuate dai Comuni, l’obbligo per i noleggiatori di monopattini elettrici di acquisire la foto al termine di ogni noleggio per verificarne la posizione sulla strada. Inoltre, da luglio 2022, i nuovi monopattini devono essere provvisti di segnalatore acustico e di un regolatore di velocità, mentre quelli già in circolazione prima di questo termine devono adeguarsi entro il primo gennaio 2024.

Mobilità sostenibile: che cosa accadrà in futuro?

Il mutato contesto geopolitico e le crescenti tensioni internazionali potrebbero portare a rivedere alcune delle opere già finanziate. L’incremento del costo delle materie prime e dell’energia potrebbe far lievitare significativamente i costi di alcune opere, rendendo necessari delle rimodulazioni della spesa o degli slittamenti sui tempi di realizzazione. Su questo argomento ferve un grande dibattito politico.

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