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Lampadine a risparmio energetico: come scegliere quelle giuste

lampadine risparmio energetico

Le lampadine a risparmio energetico durano di più e consumano meno rispetto a quelle tradizionali.

Negli ultimi anni sul mercato si sono diffuse diverse tipologie di lampadine a risparmio energetico.

Scegliere quelle più giuste e adatte alle proprie esigenze è fondamentale per ridurre i costi relativi ai consumi e per ottenere le migliori performance in relazione alle necessità legate alle attività della sfera domestica.

In questa guida andremo ad analizzare i fattori da tenere in considerazione quando si sceglie di passare ad un'illuminazione efficiente dal punto di vista energetico. Ciò consente un notevole risparmio elettrico e dunque economico.

Caratteristiche delle lampadine a risparmio energetico

Le lampadine a risparmio energetico hanno una durata maggiore e una migliore efficienza energetica rispetto a quelle tradizionali. Si tratta di nuovi dispositivi di illuminazione, con cui è possibile ottenere più luce a parità di energia con un calore generato inferiore rispetto a quello delle lampadine tradizionali. Infatti in queste ultime solo il 5% dell’energia che le alimenta viene convertito in luce: il rimanente 95% diventa calore e, a tutti gli effetti, risulta essere energia sprecata. 

Per tutte queste ragioni, le lampadine a incandescenza risultano ormai una tecnologia superata, oltre ad essere altamente inquinanti. Non a caso, la Commissione Europea nel 2009 ha stabilito il divieto di venderle in tutti gli Stati membri (a parte alcune eccezioni per uso professionale). A prendere il loro posto sono state le lampadine a risparmio energetico, nelle loro differenti tipologie.

I criteri di scelta delle lampadine a risparmio energetico
 

Gli aspetti principali da tenere in considerazione per la scelta delle lampadine a risparmio energetico sono in primo luogo tre:

  • Tipo: le più diffuse sul mercato, sia per interni che esterni, sono le luci a LED E le CFL.
  • Valore del lumen: per misurare la luminosità delle lampadine a risparmio energetico non si utilizzano i watt, ma l'emissione di lumen. Più alto è il valore del lumen per una lampadina, più luminosa è la luce prodotta.
  • Colore: la temperatura del colore, misurata in Kelvin, è un altro fattore importante, che influisce direttamente sull'esperienza di utilizzo. É consigliabile scegliere lampadine di colore bianco se si vuole una luce più naturale, mentre meglio optare per lampadine risparmio energetico luce fredda per l'illuminazione di aree che richiedono più luce del normale, come garage o cortili.

Dunque, ciò di cui bisogna tenere conto quando si acquista una lampadina a risparmio energetico è la combinazione di questi tre fattori.

Sul mercato esistono due tipi di lampadine a risparmio energetico: le lampadine a fluorescenza e quelle a LED.

Le CFL (lampade fluorescenti compatte) sono anche dette "a basso consumo", e funzionano grazie alla presenza di vapori di mercurio e di materiali fluorescenti al loro interno. Nonostante necessitino di riscaldarsi per raggiungere la massima luminosità, emettono livelli molto bassi di raggi infrarossi e ultravioletti (in quantità elevata dannosi per la pelle e per gli occhi). Inoltre, non producono sfarfallamento né annerimento alle loro estremità. Hanno una potenza compresa fra i 500 e i 1000 lumen e possono durare anche 10 anni. Rispetto alle alogene, consentono una resa energetica superiore, consumando meno. Sono particolarmente indicate per illuminare ambienti interni ed esterni, dove sia necessario un utilizzo prolungato senza accensioni e spegnimenti frequenti. Se usate in maniera corretta, permettono di ridurre fino al 70% i consumi di energia elettrica.

Sul mercato esistono anche le lampadine alogene, simili a quelle a incandescenza, ma con importanti differenze. Una lampadina alogena consiste in un filamento di tungsteno sigillato in un involucro compatto trasparente, insieme a un gas inerte e a una piccola quantità di alogeno come iodio o bromo, che aumenta la durata e l’efficienza luminosa della lampadina. Efficienza e luminosità sono dunque maggiori rispetto alle lampadine tradizionali. Anche la qualità della luce è migliore, così come la loro durata, circa il doppio rispetto alle lampadine a incandescenza. Sono inoltre dimmerabili (permettono cioè di variare l'intensità di luce). Presentano però svantaggi non trascurabili: scarsa efficienza rispetto alle lampade fluorescenti e ai LED, elevata emissione di calore e grande fragilità.

Le lampadine a LED (dall'inglese Light Emitting Diodes, ovvero "diodi che emettono luce”) sono le più recenti. I diodi sono dei bulbi di ultima generazione che hanno una lunghissima durata, sono molto resistenti agli urti e consumano molto meno. Queste lampadine, inoltre, inquinano in maniera minore visto che non necessitano di un trattamento speciale per il loro smaltimento o riciclo. Consentono di risparmiare, a parità di luce emessa, fino all'80% di energia elettrica rispetto ad una normale lampada ad incandescenza.

Al momento le lampadine a LED sono quelle che offrono una maggior efficienza e una spesa minore in bolletta. Tendenzialmente hanno un costo maggiore rispetto alle altre tipologie, sebbene la forbice di prezzo si stia assottigliando. L’investimento iniziale viene comunque ammortizzato nel corso del tempo e dalla durata della vita della lampadina, che non richiederà di essere sostituita per molti anni.

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