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Comunità energetiche in Veneto da scoprire: 3 esempi

Comunità energetiche in Veneto - A2A

Le comunità energetiche in Veneto sono una realtà sempre più diffusa, grazie agli incentivi offerti dalla Regione e alla volontà di imprese, privati ed enti pubblici di ridurre il proprio impatto ambientale e risparmiare sui costi in bolletta. Questa soluzione, infatti, consente di sfruttare i vantaggi dell’autoproduzione di energia e favorisce la condivisione delle risorse energetiche per lo sviluppo sostenibile del territorio.

Tuttavia, benché l'Italia sia al secondo posto in Europa per disponibilità di energie rinnovabili, è solo 23esima per l’autonomia energetica. Come rileva uno studio del think tank The European House – Ambrosetti in collaborazione con A2A, il nostro Paese potrebbe triplicare la propria autonomia energetica sfruttando meglio le risorse naturali e puntando sull’elettrificazione dei consumi e l’efficienza energetica.

Da qui l'importanza delle comunità energetiche: nate per accelerare la transizione energetica verso le fonti rinnovabili, rappresentano un modello innovativo in cui utenti privati, aziende e pubbliche amministrazioni si organizzano per produrre e condividere energia ricavata da energie rinnovabili, come fotovoltaico ed eolico. Vediamo alcuni esempi di comunità energetiche nella Regione Veneto.

Regione Veneto: le comunità energetiche sono sempre più diffuse

Le comunità energetiche sono un modello sempre più diffuso sul territorio italiano, anche in Veneto dove grazie all’impegno dei cittadini e ai recenti interventi legislativi del Consiglio Regionale il numero di comunità energetiche è in costante aumento. Secondo le rilevazioni di Legambiente, nel nostro Paese esistono attualmente 35 comunità energetiche già operative, 41 in movimento e 24 in fase di progetto, per un totale di circa 100 energy community.

La maggior parte delle comunità energetiche si trova in Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia. I benefici per il territorio sono numerosi, dal contrasto dello spopolamento dei piccoli comuni e delle zone remote, alla lotta contro la povertà energetica, fino al risparmio energetico e al taglio delle emissioni di gas a effetto serra. Questi sono alcuni dei motivi alla base dei nuovi provvedimenti emanati dalla Regione Veneto, finalizzati alla promozione delle energy community attraverso contributi pubblici per chi investe nelle rinnovabili.

La legge sulle comunità energetiche in Veneto

Lo scorso luglio è stata approvata una nuova legge che riconosce e promuove le Comunità Energetiche in Veneto, ossia la Legge Regionale n. 16 del 5 luglio 2022. Questa normativa, come recita il testo, punta a “superare l’utilizzo di fonti fossili e favorire la produzione e lo scambio di energie prodotte da fonti rinnovabili”, contribuendo a “contrastare la povertà energetica e a perseguire la riduzione della dipendenza energetica su scala locale”.

Per favorire la costituzione delle comunità energetiche in Veneto la Regione ha previsto uno stanziamento di 550.000 euro. Inoltre si è impegnata a istituire un tavolo regionale per il risparmio energetico, attraverso il quale proporre una serie di buone pratiche energetiche e incentivare la diffusione coordinata delle energy community e dei gruppi di autoconsumo collettivo. La legge è stata emanata per allineare il Veneto agli standard europei, al fine di contribuire al raggiungimento dei target comunitari su energia e clima.

3 esempi di comunità energetiche in Veneto

La Regione Veneto sta sostenendo i cittadini e le imprese che vogliono adottare un modello innovativo di produzione e scambio di energia ricavata da fonti rinnovabili, per superare l’utilizzo delle fonti fossili e conformarsi agli obiettivi di sostenibilità ambientale e neutralità climatica. Ecco alcuni esempi di comunità energetiche in Veneto.

1. Energia Agricola a Km 0

La prima comunità energetica del Veneto è “Energia Agricola a km 0”, promossa nel 2018 da Coldiretti Veneto e ForGreen. Oggi coinvolge oltre 1.500 partecipanti tra aziende e utenti domestici, i quali mettono in comune l’energia rinnovabile autoprodotta attraverso un modello basato sulla condivisione di prossimità. In questo modo la comunità energetica permette ogni anno di risparmiare 10.514 tonnellate di emissioni di CO2 nell'atmosfera, che corrispondono a circa 23.086 barili equivalenti di petrolio.

2. Pannelli fotovoltaici negli alberghi di Venezia

Quello di “Energia Agricola a km 0” non è l’unico tra i progetti virtuosi di comunità energetiche nati in Veneto. Ad esempio, l'Associazione Veneziana Albergatori (AVA), insieme a Infinityhub, ha avviato un progetto di riqualificazione energetica delle strutture ricettive della zona, con l’obiettivo di installare pannelli fotovoltaici negli alberghi e in seguito immettere in rete il surplus di energia elettrica, prevedendo un risparmio energetico fino al 60%.

3. La piccola comunità energetica di Ponzano Veneto

Anche a Ponzano Veneto è arrivato un progetto di energy community, con i condomini del Residence Cicogna che hanno costituito da poco una comunità energetica formata da una decina di impianti fotovoltaici. Chi dispone di energia green autoprodotta in eccesso può cederla al vicino, riducendo in questo modo gli sprechi di energia, mentre quando viene superato il fabbisogno energetico complessivo degli appartamenti l'energia viene immessa nella rete elettrica nazionale, generando un vantaggio economico per l'intero residence.

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