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Aumento luce e gas 2022: scopri come ridurre i costi in bolletta

aumento luce e gas

Negli ultimi mesi in tutta Europa c’è stato un rapido aumento dei prezzi di luce e gas ecco cosa si può fare per risparmiare.

L’aumento di luce e gas di questi mesi, dovuto a molteplici fattori, ha colpito i bilanci di famiglie e imprese, ma il consumatore può tutelarsi risparmiando sul prezzo dell’energia.

Come ha spiegato il presidente di ARERA, in un’intervista al Corriere della Sera: «Alla base dei rialzi ci sono molti fattori, tra questi uno è positivo ed è la forza della ripresa economica globale. Ma il trend dei rincari appare dovuto in larga misura alla crescita della domanda di gas anche da parte dei Paesi asiatici, che puntano a sostituire il carbone con il gas. Nell'immediato ha pesato il fattore geo-politico legato alla crisi tra Russia e Ucraina».

Quanto aumenterà il prezzo dell’energia nel 2022?

Malgrado gli interventi governativi, volti a mitigare l'aumento di luce e gas, il rincaro nel primo trimestre 2022, per le famiglie nel mercato a maggior tutela, sarà comunque del +55% per la bolletta dell'elettricità e del +41,8% per quella del gas. Chi aderisce al mercato a maggior tutela paga gas ed energia elettrica alle tariffe stabilite trimestralmente dall’ARERA (Autorità Energia Elettrica e Gas), sulla base delle variazioni del costo delle materie prime, quindi è più esposto alle fluttuazioni dei mercati e risente rapidamente gli effetti in bolletta. 

Gli utenti che passano al mercato libero, invece, possono trovare tariffe più vantaggiose e spesso più stabili nel tempo. Ciò perché gli operatori del mercato libero hanno una maggiore autonomia nello stabilire i prezzi, potendo modulare il costo della componente energia, una delle quattro componenti che concorre a determinare il prezzo dell’energia in bolletta.

Le componenti del prezzo dell'energia

Le componenti che concorrono a formare il prezzo dell’energia sono quattro:

  • La prima è la cosiddetta spesa per la materia energia che è data dalla somma tra quanto costa all’operatore comprare l’energia sul mercato e il margine di guadagno che applica nel venderla al cliente finale. A questi si aggiungono i costi di commercializzazione e il dispacciamento.
  • Ci sono poi gli oneri di sistema, dei costi stabiliti dall'ARERA e sono uguali per tutti i fornitori. Essi comprendono i corrispettivi destinati alla copertura di costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico o per il sistema gas. Gli oneri di sistema comprendono, tra gli altri, i costi di messa in sicurezza del nucleare e misure di compensazione territoriale, incentivi alle fonti rinnovabili, copertura delle agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario, copertura del bonus elettrico
  • Trasporto e gestione del contatore, sotto questa voce vanno i costi sostenuti per consegnare l'elettricità o il gas, da dove viene prodotto alle case e alle aziende in cui è utilizzato. In particolare la tariffa per il trasporto comprende: trasporto dell'energia sulla rete di trasmissione nazionale gestita da Terna; distribuzione locale per la consegna ai clienti finali, che avviene sulle reti in media e bassa tensione gestite dai distributori locali; gestione dei contatori, della lettura, e della relativa trasmissione dei dati di lettura.
  • Infine ci sono le imposte, che sono le accise e l’IVA.

Mentre le ultime tre voci sono uguali per tutti gli operatori di mercato, la spesa per la materia energia è quella su cui i diversi operatori possono fare la differenza, specialmente in contesti come quelli che si sono verificati negli ultimi mesi, caratterizzati da un aumento generalizzato dei prezzi dell’energia. Le cause di questi aumenti sono riconducibili a diversi fattori.

Perché il prezzo dell’energia è in aumento? 

L’aumento del costo dell'energia è dovuto, in primo luogo, all’aumento dei prezzi delle materie prime, causato dalla ripresa economica su scala globale, come combustibili derivati dal petrolio e gas naturale. Circa il 40% dell’energia elettrica in Italia è prodotta da centrali termoelettriche alimentate a metano, di conseguenza una brusca impennata del prezzo del gas naturale si riflette sul costo dell’elettricità. L’Europa ha una forte dipendenza dalle forniture di gas della Russia, che in questo periodo ha ridotto i flussi a favore dei paesi asiatici. Inoltre, sulle forniture di gas russo, gravano anche le tensioni diplomatiche relative all'Ucraina. A questi fattori si sono aggiunti alcuni problemi nei giacimenti del Mare del Nord che hanno ridotto la quantità di gas naturale prodotto direttamente in Europa, e il progressivo esaurimento di uno dei più importanti giacimenti nei Paesi Bassi.

Un altro fattore responsabile dell’aumento di luce e gas è la crescita dei prezzi dei permessi di emissione di CO2, detti anche ETS (Emission Trading Scheme), che le aziende si scambiano attraverso l’Emission trading system europeo. Il sistema esiste da oltre 15 anni e ha l’obiettivo di ridurre la produzione di CO2. Periodicamente la quantità di permessi viene ridotta, proprio per incentivare il passaggio a produzioni più sostenibili, e di conseguenza il loro prezzo aumenta. Gli aumenti degli ETS da inizio 2021 hanno avuto ripercussioni sulle società che producono energia da combustibili fossili, che a loro volta scaricano parte dei costi sui consumatori.

Cosa possono fare i consumatori per risparmiare?

Per contenere l'impatto dell’aumento dei prezzi di luce e gas, ciascun consumatore può da una parte adottare alcune soluzioni pratiche volte al risparmio energetico, dall’altra può scegliere un fornitore di luce e gas con promozioni e tariffe in linea con le proprie abitudini di consumo, sfruttando le opportunità offerte dal mercato libero. 

Passare al mercato libero con A2A energia

L’aumento di luce e gas colpisce prevalentemente gli utenti del mercato a maggior tutela e i soggetti che hanno offerte a prezzo variabile al PUN, poiché il prezzo dell’energia è stabilito trimestralmente da ARERA, e i clienti del mercato libero che hanno sottoscritto tariffe a prezzo variabile.

Inoltre, un altro fattore che incide sui costi della componente energia sono i permessi di emissione di CO2

A2A energia propone ai suoi clienti, diverse offerte a prezzo bloccato e con energia elettrica prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili. Le offerte a prezzo bloccato hanno il vantaggio di garantire il prezzo fisso della componente energia, dai 12 ai 24 mesi successivi alla stipula del contratto. Inoltre se si scelgono offerte con energia elettrica prodotta da fonti 100% green, ci si svincola per sempre dalle fluttuazioni dei mercati sia degli idrocarburi sia degli ETS, contribuendo allo stesso tempo alla tutela dell’ambiente.

 

 

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