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Città sostenibili: il futuro dei centri urbani entro il 2030

città sostenibile

Le città sostenibili sono uno dei temi più importanti con riferimento alla tutela ambientale del nostro pianeta.

L'Agenda 2030, con i suoi 17 Sustainable Development Goals (SDG), traccia la strada che porta a realizzare l'obiettivo di avere città sostenibili il più possibile nel giro di un decennio.

Gli SDG sono gli obiettivi di sviluppo sostenibile, attuabili attraverso diverse modalità. In questi anni alcuni passi sono stati fatti, ma non ancora abbastanza per arrivare a economie più verdi e inclusive.

Le città sostenibili secondo l'Agenda 2030

Il quadro previsto dall'Agenda 2030 è ambizioso e completo e apre nuove prospettive per il processo decisionale e la cooperazione internazionale in tema di città sostenibili. In particolare, pone l'accento su 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. Secondo l'UNECE (United Nations Economic Commission For Europe), questi obiettivi convergono tutti in 4 aree ben definite:

  • Uso sostenibile delle risorse naturali
  • Città sostenibili e intelligenti per tutte le età
  • Mobilità sostenibile e connettività intelligente
  • Misura e monitoraggio dei progressi verso gli SDG

L'UNECE ha recentemente pubblicato uno studio intitolato People-Smart Sustainable Cities, che si concentra in particolare sulle città, vero fulcro della vita economica, sociale e culturale.

A livello mondiale, circa 4 miliardi di persone vivono in un contesto urbano e nel 2050 saranno il doppio. É logico che lo sviluppo sostenibile delle città rappresenti già da ora una questione fondamentale per migliorare il nostro futuro. Secondo queste proiezioni di crescita, lo sviluppo sostenibile delle città rappresenta già da ora una questione fondamentale per migliorare il nostro futuro e quello del pianeta.

Per raggiungere gli obiettivi prefissati non si può prescindere dal considerare l’impatto che alcune tendenze globali hanno sulla collettività e sull’ambiente. Ad esempio il processo di globalizzazione, così come l’invecchiamento progressivo della popolazione con abbassamento della natalità e la crescente disparità tra aree geografiche, sono trend che impattano notevolmente sullo sviluppo delle città. Anche altri fattori incidono, ma possono offrire opportunità nuove e inaspettate. La pandemia da Covid-19 ad esempio ha imposto alle aziende di riprogettare il lavoro sulla base dello smart working, che in diversi casi continua ad essere utilizzato, ma ha anche incentivato a nuove forme di mobilità urbana: molti cittadini hanno iniziato ad utilizzare monopattini e bici elettriche. Questi nuovi fenomeni di mobilità richiedono anche un ripensamento dell'urbanistica e della viabilità stessa delle città.

I cambiamenti possono dunque essere dovuti a situazioni contingenti, ma nel lungo periodo è necessaria una strategia coordinata a livello mondiale. Per creare città sostenibili caratterizzate da società resilienti ed economie efficienti è necessario investire bene, aumentando la rete del trasporto pubblico green, creando nuovi spazi pubblici verdi, gestendo in maniera virtuosa le risorse energetiche e migliorando il coinvolgimento degli abitanti.

In tal senso, la digitalizzazione ha un ruolo fondamentale, dal momento che aiuta a rendere le informazioni più accessibili, consentendo in questo modo ai cittadini di partecipare più facilmente al processo decisionale. Ovviamente in un primo momento la transizione al digitale e alle nuove tecnologie può creare dubbi e confusione, ma in breve tempo l'adattamento alle nuove forme di comunicazione non può che portare benefici.

Cosa rende una città sostenibile?

Una città, per essere definita sostenibile, deve rispettare alcuni requisiti e integrare alcune buone pratiche. In particolare, la città sostenibile deve:

  • fare largo utilizzo dell'IoT. Quartieri e case basate su sistemi elettronici intelligenti consentono di gestire in maniera integrata ogni componente domestica, ottimizzando allo stesso tempo i consumi
  • la sollecitazione della formula in Smart Working per ridurre l’uso delle auto e dei mezzi permette una sensibile riduzione dell'inquinamento e del traffico in città.
  • mettere a disposizione dei propri cittadini un sistema di trasporti efficiente e alla portata economica di tutti. L'offerta deve essere variegata: bus, tram, monopattini e bici elettriche, car sharing ecc.
  • dotarsi di una pubblica amministrazione che privilegi i documenti digitali rispetto a quelli cartacei
  • allargare la macchia verde di parchi e orti urbani
  • incentivare all'utilizzo di tecnologie di energia rinnovabile, come i sistemi fotovoltaici, microeolici e il solare termico
  • premiare i cittadini virtuosi che svolgono correttamente la raccolta differenziata e multare invece chi non la fa.

Le città italiane sono sostenibili?

Negli ultimi anni l'Italia si è impegnata nell'introdurre pratiche virtuose di smart city, oltre ad essere migliorata non poco nella raccolta differenziata. In generale, stando ai rapporti ASVIS, la qualità dell'aria nelle città italiane si è alzata.

Tuttavia, rimangono ancora problemi strutturali per quanto riguarda la sostenibilità urbana e la sua gestione, anche perché esistono forti divari geografici tra le varie zone del Paese. Perciò l'Italia rimane ad oggi uno dei paesi più in ritardo con riferimento agli obiettivi dell'Agenda 2030.

Servono politiche di stimolo e coordinamento nazionale più adeguate e incisive, che possano promuovere e sostenere un programma di azioni virtuose.

I progetti di A2A legati alla sostenibilità

Da oltre un secolo, A2A si impegna per raggiungere l'obiettivo di un mondo più sostenibile. La sostenibilità rappresenta il fondamento del Piano Strategico 2021-2030, che si ispira agli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dall'Agenda 2030. In particolare, nel suo Piano A2A si impegna a offrire il suo contributo con riferimento a 11 dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG).

Si tratta di progetti concreti, inseriti in un piano di investimenti decennale da oltre 16 miliardi, che ha come scopo principale il raggiungimento di due macrobiettivi:

  • Economia circolare: abbraccia l'intera attività di A2A, ed in particolare la gestione dei rifiuti, il ciclo idrico e il teleriscaldamento. In quest'ottica non esistono scarti, in quanto tutto può ritornare ad essere una risorsa.
  • Transizione energetica: la riduzione di CO2 è la vera sfida di questi anni, ed è fondamentale riuscirci per contrastare il fenomeno del riscaldamento globale. A2A si impegna ad accelerare la capacità installata di nuove fonti rinnovabili (fotovoltaico ed eolico) e dal 2022 attuerà il phase-out dal carbone, in anticipo rispetto al target nazionale.

 

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