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Autoproduzione energia elettrica: come funziona e vantaggi

Autoproduzione energia elettrica: vantaggi - A2A

L’autoproduzione di energia elettrica è un processo che si sta diffondendo sempre di più, grazie alla maggiore sensibilizzazione nei confronti della questione ecologica e alla riduzione dei costi delle green technologies. Produrre per conto proprio l’elettricità, infatti, richiede un investimento iniziale considerevole, ma è possibile ridurlo attraverso le agevolazioni e il risparmio energetico ottenibile.

In particolare, le energie rinnovabili rappresentano una risorsa energetica pulita ed economica, tanto da essere considerate le energie del futuro in virtù del loro basso impatto ambientale. Generare da soli energia elettrica ricavata da fonti rinnovabili assicura diversi benefici, tra cui la riduzione delle emissioni di gas serra, una minore dipendenza nazionale dalle importazioni di energia, un maggiore contributo alla transizione energetica e la possibilità di risparmiare sui costi in bolletta.

 

In Italia il numero di prosumer (produttori e consumatori allo stesso tempo) di energia elettrica è cresciuto molto negli ultimi anni, anche grazie alla diffusione delle comunità energetiche rinnovabili e agli incentivi pubblici dei bonus edilizi. Vediamo nel dettaglio come funziona l’autoproduzione di energia elettrica e quali vantaggi offre, per capire meglio come generare elettricità in modo indipendente e quali benefici aspettarsi.

Cosa significa l’autoproduzione di energia elettrica per l’abitazione

La diffusione delle tecnologie legate all'energia rinnovabile offre nuove opportunità, affinché i singoli individui diventino essi stessi produttori di energia contribuendo alla transizione energetica. Questo può avvenire, ad esempio, se una famiglia o un'impresa installa dei pannelli fotovoltaici o un impianto mini-eolico sul tetto o sul balcone, talvolta anche costituendo delle comunità energetiche. Vengono definiti prosumer gli utenti che sono allo stesso tempo produttori e consumatori di energia.

La crescita di questo fenomeno è fortemente sostenuta dall'Agenzia Europea per l'Ambiente, che vede nei prosumer una risorsa per favorire la decarbonizzazione e la minore dipendenza energetica dell'Europa. Anche nel nostro Paese si stanno diffondendo in modo costante: secondo il rapporto “Energy Prosumers in Europe - Citizien participation in the energy transition”, l'Italia già nel 2015 occupava il secondo posto in Europa per capacità di produzione di energia elettrica installata dai prosumer.

Solo nel 2022 gli allacci di impianti green alla rete di distribuzione sono più che raddoppiati, mentre da un’indagine del Politecnico di Milano risulta che un milione di italiani nel 2025 potrebbe scegliere di autoprodurre energia verde. Iniziare ad autoprodurre energia elettrica significa non solo ridurre i costi in bolletta e vendere l’elettricità in eccesso alla rete, ma anche aumentare la propria consapevolezza sulla gestione dell’energia e promuovere comportamenti di risparmio energetico.

La normativa sull’autoproduzione di energia elettrica

In Italia esistono diversi riferimenti normativi che regolano l’autoproduzione di energia elettrica, ad ogni modo tutti gli interventi degli ultimi anni hanno favorito questa soluzione, eliminando una serie di difficoltà burocratiche e introducendo varie agevolazioni di natura fiscale. Ad esempio, il Decreto bollette (D.Lgs. 17/2022 convertito dalla Legge n. 34 del 27 aprile 2022) ha semplificato l’installazione dei pannelli fotovoltaici in ambito residenziale, per consentire di integrare un impianto fotovoltaico senza la necessità di autorizzazioni o permessi.

Ovviamente le autorizzazioni e le norme cambiano in base alla tipologia di impianto, in particolare a seconda del luogo in cui viene installato, la potenza e la finalità dell’impianto. Ad esempio, in presenza di vincoli paesaggistici è necessaria l’autorizzazione, secondo quanto previsto dall’articolo 146 del D.Lgs. 42/2004. In genere, gli impianti destinati all’autoconsumo fino a 200 kWp possono essere realizzati in edilizia libera, altrimenti bisogna valutare le normative di legge da rispettare.

Come autoprodurre energia elettrica

L’autoproduzione di energia elettrica può essere realizzata in diversi modi, utilizzando differenti fonti di energia e varie tecnologie. Naturalmente bisogna sempre valutare con attenzione ogni soluzione, per individuare quella più adatta alla propria abitazione, al budget a disposizione e al tipo di risultati che si vogliono ottenere. Le modalità principali per autoprodurre energia elettrica sono:

  • impianto fotovoltaico, con l’installazione dei pannelli fotovoltaici sul tetto, su una copertura come una pergola o a terra per generare elettricità sfruttando la radiazione solare, con la possibilità di integrare anche un sistema di accumulo e immagazzinare l’energia elettrica prodotta e non immediatamente consumata per usarla di notte e nelle giornate nuvolose;
  • sistema mini-eolico, sono impianti a energia eolica di piccola taglia per uso domestico, che consentono di produrre elettricità attraverso la forza del vento, ma richiedono un accurato studio di fattibilità per valutare l’idoneità di questa installazione, inoltre rispetto al fotovoltaico usufruiscono di minori agevolazioni;
  • impianto di microcogenerazione, è un sistema per la produzione combinata di energia elettrica e termica, attraverso l’integrazione di un motore a gas e un meccanismo di recupero del calore per generare calore, una tecnologia adatta per chi ha un fabbisogno elevato di energia termica in quanto non può essere accumulata o immessa nella rete.

I vantaggi dell'autoproduzione di energia elettrica fai da te

Autoprodurre energia elettrica è una scelta che garantisce numerosi benefici, tra cui:

  • energia 100% green, grazie all'utilizzo da parte dei prosumer di impianti fotovoltaici ed eolici per sfruttare le potenzialità delle fonti rinnovabili e limitare l’uso di energia prodotta da fonti fossili;
  • condivisione dell’energia, un modello proprio delle comunità energetiche in cui tutti gli utenti collegati possono condividere l’energia prodotta e non consumata con gli altri membri della comunità energetica, una rete che consente di costruire sistemi virtuosi di gestione dell’energia e offre vantaggi economici a tutti i partecipanti;
  • contributo all'efficienza energetica, in quanto l'autoproduzione di energia consente di ottimizzarne l'utilizzo, cedendo energia quando quella disponibile è maggiore rispetto al fabbisogno ed evitando sprechi, ma anche incentivando interventi di efficientamento energetico come la sostituzione della caldaia a gas con una pompa di calore;
  • crescita dell'autonomia energetica, un aspetto particolarmente importante anche per il Paese in un contesto geopolitico che evidenzia l’urgenza di aumentare l’indipendenza energetica dall’estero.
  • riduzione dei costi in bolletta, poiché coprendo buona parte del proprio fabbisogno energetico con l’autoconsumo si risparmia sulle bollette; inoltre, producendo più energia di quella che si consuma si può ottenere anche un guadagno, cedendo i propri kWh immessi in rete per ricevere la compensazione da parte del GSE.

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