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Biocamino: l'alternativa green e di design per la tua casa

biocamino

Il biocamino è la soluzione eco-friendly ideale per chi sogna un camino, ma non può installare la canna fumaria.

Il biocamino, bruciando bioetanolo, costituisce un sistema di riscaldamento ecosostenibile, perché non emette PM10 e produce solo modeste quantità di CO2 e acqua.

Il camino ha sempre il suo fascino, il crepitio del fuoco, la luce fioca e calda che si diffonde per la stanza, evocano immediatamente immagini poetiche, ma i dati di ARPA Lombardia ci restituiscono un’immagine meno fiabesca. In Lombardia  il 39% delle emissioni di PM10 deriva dal comparto del riscaldamento domestico; di questo la gran parte (più del 98%) è stimata provenire dalla combustione della legna in piccoli apparecchi.

Tuttavia per chi non vuole rinunciare al fascino del camino e allo stesso tempo rispettare l’ambiente esiste una soluzione elegante e moderna: il biocamino.
 

Che cos’è il biocamino

Il biocamino, noto anche come camino bioetanolo, è in realtà una stufa che ha la forma di un caminetto. Pensato per riscaldare gli ambienti interni, il biocamino utilizza il bioetanolo, un combustibile liquido derivato dalla fermentazione di prodotti agricoli ricchi di zucchero come: gli amidacei, le vinacce e i cereali. Appare quindi subito chiaro che il biocamino sia un sistema di riscaldamento ecologico, perché funziona tramite la combustione di sostanze di origine vegetale, che non richiedono lunghi processi produttivi con impatti negativi sull’ambiente. 

Inoltre la combustione di bioetanolo produce solo modeste quantità di CO2 e acqua, senza emissioni di PM10, aspetto che lo rende particolarmente ecosostenibile. Questa tipologia di camini, avendo il vantaggio di non produrre fumi, permettono l’utilizzo di aromi e profumi che possono essere messi insieme al combustibile, diffondendo così per la casa un gradevole profumo.

Come funziona un biocamino

Il biocamino è costituito da un serbatoio al cui interno è inserita una pietra porosa che assorbe il combustibile. Questa pietra crea anche una barriera tra fiamma e serbatoio, evitando che entrino in contatto. Per accenderlo, dunque, è sufficiente versare il liquido combustibile nell'apposito serbatoio. Alcuni modelli sono dotati di presa elettrica per l'accensione. Mentre per spegnerlo, basterà utilizzare lo spegni fiamma in dotazione.

Come installare il biocamino in casa

L’altra caratteristica principale del biocamino è la possibilità di essere installato senza la canna fumaria, proprio come una stufa. Questo lo rende ideale per appartamenti in città all’interno di condomini, o in tutti quei contesti in cui sarebbe particolarmente difficile, se non impossibile, realizzare una canna fumaria.

Inoltre, essendo il bioetanolo liquido, può essere facilmente conservato in bottiglie e taniche, che occupano decisamente meno spazio rispetto alla legna che, oltre ad essere decisamente più pesante, richiede un adeguato spazio per essere accatastata. In più, rispetto alle tradizionali stufe, il biocamino non ha bisogno di una bombola a gas, e molti modelli non hanno nemmeno bisogno di essere collegati alla corrente elettrica. Un altro vantaggio del biocamino è che, a differenza dei camini tradizionali, per installarlo non occorre disporre di alcuna autorizzazione e, a seconda del modello che si sceglie, non richiede neanche lavori in muratura.

I diversi tipi di Biocamino

Sul mercato esistono diversi tipi di biocamini un po’ per tutte le esigenze. Prima dell’acquisto, infatti, si deve tener conto di diversi fattori: tipo di arredamento, la potenza necessaria, la collocazione all’interno dell’appartamento. 

Ne esistono vari modelli caratterizzati da diverse forme: dai più tradizionali fino a pezzi di pregevole design che coniugano l’esigenza del riscaldamento con un vero e proprio oggetto di arredo. Sostanzialmente possiamo distinguere due tipologie: biocamino a parete e biocamino a terra. Vediamo le principali caratteristiche:

  • Biocamino a parete (da incasso) è l’ideale per chi cerca una soluzione definitiva. La sua installazione però richiede un intervento preliminare sulla parete in cui sarà installato. Questa soluzione è certamente quella che più si avvicina al camino tradizionale, anche se esistono biocamini a parete di forme e ingombro diverso. Alcuni di questi possono essere installati in alto, come fossero quadri, una scelta quest’ultima, che potrebbe essere la migliore per chi ha bambini o animali domestici in casa.
     
  • Biocamino da terra questo tipo di biocamino ha il vantaggio di poter essere facilmente spostato all’interno dell'appartamento. Alcuni modelli sono simili al caminetto tradizionale, ma ne esistono diversi modelli: alcuni hanno la forma di una lampada, altri di un mobile basso in stile contemporaneo, altri ancora hanno forme originali e ricercate.

Costi di un biocamino

I costi sono variabili: si va da modelli da poche centinaia di euro che non richiedono nemmeno lavori preliminari o di installazione, a modelli che richiedono un budget maggiore.

La manutenzione è praticamente ridotta al minimo, quasi assente, a differenza di un cammino tradizionale che richiede frequenti lavori di pulizia anche per mantenere elevati standard di sicurezza. Il biocamino, infatti, non produce né cenere né fumi nocivi. Inoltre diversi modelli sono dotati di un vetro protettivo che separa la fiamma dall’ambiente circostante.

Il bioetanolo ha un costo che varia dai 2 ai 5 euro a litro, aspetto che, insieme ai costi moderati di acquisto, installazione e manutenzione, fa del biocamino un’opzione da valutare per chi deve riscaldare ambienti o stanze di circa 20 o 30 metri quadri e cerca una soluzione che gli permetta di risparmiare sui costi energetici in casa con un tocco di stile ed eleganza.

 

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